di Stefano Bagliani ( www.settecalcio.it )
BASTIA UMBRA – Una bellissima serata quella organizzata dal Bastia Calcio per dare il via ufficiale alla stagione 2019-2020. Quest’ultima in verità è già partita ed ha provocato diversi scossoni in seno al club biancorosso ma dal presidente Sandro Mammoli in giù c’è la convinzione…convinta che quest’anno si può davvero fare bene.
Se il rendimento del team prenderà poi spunto dalla location dove si è svolta la presentazione, ovvero il Borgo Antichi Orti di Assisi di Andrea Ranocchia, le cose non potranno che andare benissimo considerando la vista mozzafiato sulla Basilica di San Francesco.
A dare il via alle danze, ovviamente, il presidente del club, Sandro Mammoli, visibilmente emozionato: poche parole ma dense di significati.
“Bastia non è solo prima squadra o Juniores, che presentiamo oggi, ma anche e soprattutto settore giovanile dove contiamo ben 330 ragazzi. L’inizio della prima squadra è stato un po’ così così, inutile nasconderci, ma ho le spalle larghe e io ci credo, triboleremo meno dell’anno scorso. Cambiare allenatore come abbiamo fatto noi è sempre una sconfitta, però abbiamo ora puntato su Gianpiero Ortolani, perché oltre che bravo è anche una persona pacata: la persona giusta al momento giusto!”
A seguire è stato poi il neo mister a parlare alla platea.
“Conosco sia la città che la società, a Bastia porto la mia esperienza, cercherò di tirare fuori il meglio, che è poi il compito principale di un tecnico. La rosa va benissimo, poi vedremo, di certo occorre tempo e pazienza, però ho visto che i ragazzi sono molto disponibili e pronti al sacrificio, di sicuro dobbiamo diventare squadra prima possibile. Con i ragazzi abbiamo fatto un patto di sangue, ci manca una vittoria e andiamo a Pomezia per farla nostra, anche perché poi abbiano una gara abbastanza semplice…”
La conclusione è scherzosa visto che la prossima in casa c’è il derby col Foligno (anticipato al sabato per i festeggiamenti di San Michele) e dunque non propriamente una sfida qualunque…
L’addetto stampa Giancarlo Babbuini, che ha ricordato alcuni personaggi pesanti della società pur non essendo quasi mai citati, ovvero i vari Franco Cellini (custode), Cristophe Ferrucci, Roberto Brunetti, Roberto Amico e Luigi Bracalente, ha passato poi la parola al primo cittadino, la Sindaco Paola Lungarotti.
“Voi siete un ponte – ha detto riferendosi ai calciatori – per portare il nome di Bastia Umbra fuori dai confini regionali e l’amministrazione sarà sempre vicina alla squadra ed alla società, perchè lo sport è sempre importantissimo e dovete essere degli esempi soprattutto per chi vi guarda. Ringrazio il Bastia calcio ed il suo presidente per tutto quello che fa, il calcio è un bene comune”.
Breve ma intenso l’intervento dell’Assessore allo sport Filiberto Franchi.
“Volevo ricordare che dedicheremo ad Armando Serlupini una piazza, giocatore, allenatore e portabandiera del calcio bastiolo. Un gesto che volevamo fare e chiudo ringraziando il presidente Mammoli e la dirigenza per la grande identità calcistica che da tre anni e mezzo sono riusciti a dare alla società, rilanciandone la dignità”.
Marcello Rosignoli ha poi parlato delle varie iniziative extra calcistiche il Bastia organizza, tutte interessanti e lodevoli.
“Il mio compito è quello di reperire e poi utilizzare le risorse. Ci dedichiamo principalmente ai più piccoli che rappresentano un grande patrimonio umano, creando iniziative come educazione stradale, corsi di inglese, gruppi di lettura, teatro; sono costose, richiedono tempo e denaro e chiediamo sostegno, ma sono progetti ai quali teniamo tanto”.
Per la squadra ha parlato il capitano Menichella.
“Garantisco massimo impegno, non sarà facile e servirà aiuto di tutte le componenti, però puntiamo ad un clima sereno e soprattutto che il pubblico sia fiero di noi, vuole dire che avremmo fatto davvero tanto!”
Una battuta anche per il diesse Mauro Cuppoloni.
“La trattativa più difficile? Proprio quella con Menchiella, ma poi gli ho promesso la fascia di capitano… Comunque questo Bastia è un’ottima squadra, ci vuole tempo, ma riusciremo a salvarci entro aprile, non dobbiamo salvarci ora, le soddisfazioni arriveranno”.
Simpatico poi il momento gestito da Cavarai che oltre a fare il cosiddetto ‘appello’ delle due squadra oggetto della presentazione, la prima squadra e la Juniores, ha anche raccontato qualche curioso aneddotto del passato.
A chiudere la benedizione di Don Marco, immancabile!